Glazunov: Piano Sonata No. 2 in E Minor, Op. 75

Approfondimenti

In circa ventisei minuti di stupefacente densità, il compositore sembra racchiudere, in quel 1901, tutto ciò che rimaneva del XIX secolo – nessuno stupore che Stravinskij l’ammirasse per il rigore formale e la compattezza del linguaggio: non una nota di troppo in questa Sonata. Il solista, da un movimento all’altro, viene sollecitato sempre più, in un virtuosismo diabolico: mentre il primo movimento somiglia ad una grande rêverie, il secondo in forma di scherzo sfocia in un’implacabile toccata e fuga che fa da movimento finale, addolcita in chiusura da un magnifico corale russo-brahmsiano. La pianista tedesca Sontraud Speidel (nata nel 1944, allieva di Yvonne Loriod e Géza Anda) si è specializzata in alcuni repertori più moderni, in altri piuttosto rari – Eugen d’Albert, Lachner, Fanny Mendelssohn, Reinecke, Kirchner – e può inorgoglirsi di un’amplissima discografia. È molto ricercata anche come pedagoga, attività che persegue ai quattro angoli del pianeta, da Tanglewood all’Università di Montréal, dalla California State University all’Università di Taipei, dalla Royal Academy alla Yehudi Menuhin School. © SM/Qobuz