La discoteca ideale Qobuz

Distrutto dal dolore dopo la morte della sua partner Tammi Terrell, morta di cancro nel marzo 1970, Marvin Gaye si ritirò dal business, precipitando in un'intensa depressione lanciandosi nel football firmando per il team dei Detroit Lions. Nel giugno dello stesso anno, tuttavia, torna alla musica spinto dal momento sociale e politico del suo paese. Mentre gli Stati Uniti combattono contro i propri demoni, sia interni (la segregazione dei neri) che esterni (la guerra del Vietnam), Marvin pubblica un capolavoro di soul impregnato di coscienza sociale. Con la sua prosa impegnata, What Going On, che appare il 21 maggio 1971, porta la Motown fuori dal Sweet American Dream per confrontarsi con la realtà del suo tempo. Ma Marvin Gaye, artista e poeta, fa sentire il suo impegno politico e sociale come nessun altro. Una sinfonia magistrale ed abilmente dosata dove gli strumenti, il ritmo e i cori sono capaci di ipnotizzare l'ascoltatore. La pietra miliare della musica nera americana, tuttavia, non era facile da rappresentare visto che Berry Gordy temeva che questo lavoro altamente politicizzato danneggiasse quell'immagine sempre molto (forse troppo) positiva della sua etichetta e del suo artista. Con What’s Going On, Marvin costringe Gordy a schierarsi in merito al conflitto vietnamita, le tensioni interrazziali e il degrado delle metropoli americane. Il successo dell'album è immediato e What's Going On viene ampiamente premiato. Per la prima volta, e soprattutto per un album della Motown, questo disco è stato progettato diversamente, senza il controllo totale di Gordy. Marvin Gaye firma quindi un nuovo contratto con la Motown, questa volta di un milione di dollari, il più importante per un artista nero in quell'epoca. E per quanto riguarda What's Going On, rimane ancora uno dei migliori album del ventesimo secolo. © Marc Zisman/Qobuz