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In un’epoca in cui il pubblico parigino cercava soprattutto i brividi della grande opera e in cui il genere del quartetto d’archi sembrava essere appannaggio delle terre oltre il Reno (e la guerra franco-prussiana non migliorò affatto le relazioni, comprese quelle musicali), il Quartetto di César Franck – 1890 – rappresenta un’eccezione. «Ho voluto una frase espressiva, molto lunga, tutta d’un fiato, senza ripresa, né ritorno su se stessa», confidava il compositore a un amico. Questa perla della musica romantica richiede dunque diversi ascolti per poter cogliere tutti i dettagli di un movimento «sfuggente», che andrà a riflettersi nel ricordo sfocato delle prime misure – l’essenza stessa del principio ciclico tanto caro a Franck. Col suo quartetto, egli spiana la strada alle forme debussiane (to’, anche quest’ultimo scrisse un solo quartetto, idem Ravel) e a tutto un filone modernista alla francese – seppure curiosamente impregnato di Brahms qua e là. Per la seconda parte dell’album, l’eccellente Quartetto Zaïde (ensemble fondato nel 2009, vincitore di numerosi premi internazionali, già esibitosi alla Philarmonie di Berlino, al Barbican e alla Wigmore Hall di Londra, al Musikverein di Vienna, al Concertgebouw di Amsterdam, e scusate se è poco...) si unisce al pianista Jonas Vitaud e alla mezzosoprano Karine Deshayes per la Chanson perpétuelle di Chausson, un capolavoro del 1899 – musica cupa, vasta, disperata, cosa tanto più strana in quanto all’epoca il compositore non aveva motivo di lamentarsi. D’altronde egli stesso scriveva: «La mia è una melodia lugubre! [...] È una violenta disperazione d’amore. Eppure non sono affatto in quello stato d’animo. Insomma, è la verità? Uno scherzo? Può darsi che mi sbagli... Nient’affatto. Ho capito. Provo il dolore che proverei se mi trovassi in quello stato e lo avverto ancora di più perché mi scopro felice». © SM/Qobuz
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Cesar Franck, Composer - Copyright Control, MusicPublisher - Quatuor Zaïde, Ensemble, MainArtist
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Copyright Control, MusicPublisher - Ernest Chausson, Composer - Karine Deshayes, Soloist, MainArtist - Quatuor Zaïde, Ensemble, MainArtist - Jonas Vitaud, MainArtist, AssociatedPerformer
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Approfondimenti
In un’epoca in cui il pubblico parigino cercava soprattutto i brividi della grande opera e in cui il genere del quartetto d’archi sembrava essere appannaggio delle terre oltre il Reno (e la guerra franco-prussiana non migliorò affatto le relazioni, comprese quelle musicali), il Quartetto di César Franck – 1890 – rappresenta un’eccezione. «Ho voluto una frase espressiva, molto lunga, tutta d’un fiato, senza ripresa, né ritorno su se stessa», confidava il compositore a un amico. Questa perla della musica romantica richiede dunque diversi ascolti per poter cogliere tutti i dettagli di un movimento «sfuggente», che andrà a riflettersi nel ricordo sfocato delle prime misure – l’essenza stessa del principio ciclico tanto caro a Franck. Col suo quartetto, egli spiana la strada alle forme debussiane (to’, anche quest’ultimo scrisse un solo quartetto, idem Ravel) e a tutto un filone modernista alla francese – seppure curiosamente impregnato di Brahms qua e là. Per la seconda parte dell’album, l’eccellente Quartetto Zaïde (ensemble fondato nel 2009, vincitore di numerosi premi internazionali, già esibitosi alla Philarmonie di Berlino, al Barbican e alla Wigmore Hall di Londra, al Musikverein di Vienna, al Concertgebouw di Amsterdam, e scusate se è poco...) si unisce al pianista Jonas Vitaud e alla mezzosoprano Karine Deshayes per la Chanson perpétuelle di Chausson, un capolavoro del 1899 – musica cupa, vasta, disperata, cosa tanto più strana in quanto all’epoca il compositore non aveva motivo di lamentarsi. D’altronde egli stesso scriveva: «La mia è una melodia lugubre! [...] È una violenta disperazione d’amore. Eppure non sono affatto in quello stato d’animo. Insomma, è la verità? Uno scherzo? Può darsi che mi sbagli... Nient’affatto. Ho capito. Provo il dolore che proverei se mi trovassi in quello stato e lo avverto ancora di più perché mi scopro felice». © SM/Qobuz
A proposito dell'album
- 1 disco(i) - 5 traccia(e)
- Durata totale: 00:49:50
- Artisti principali: Quatuor Zaïde Karine Deshayes Jonas Vitaud
- Compositore: Various Composers
- Etichetta: NoMadMusic
- Genere: Classica
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