Dita Von Teese

Approfondimenti

Serge Gainsbourg e Jane Birkin, Sébastien Tellier e Dita Von Teese. Per quanto azzardato possa sembrare, il parallelismo salta agli occhi già in Sparkling Rain per poi apparire chiaramente in Rendez-Vous e nell’eccellente La Vie est un jeu, dove la bella miagola in francese. Mescolando abilmente glamour ed erotismo, questa prima collaborazione mossa dal piacere flirta con il gusto misterioso dell’irreale. L’artigiano dell’elettropop alla francese ha scolpito per la Venere del Michigan il piedistallo ideale per il primo spogliarello che la mostri veramente senza veli. Tellier incontra Von Teese dietro le quinte del Crazy Horse, dove lei stessa lo ha invitato. Chi altri poteva trovare di più iconico, inesperto e straniero da fare inciampare nei suoi arrangiamenti su misura? Tornerà da lei con un album bell’e pronto a cui non dovrà fare altro che dire di sì e prestare la sua voce. Dietro le sue lenti opache da dandy finto-trascurato, tutto l’opposto di lei, Tellier ci aveva visto bene. Pioggia di sintetizzatori luminescenti per canzoni pop sentimentali e sensuali scritte a quattro mani ‒ quelle della moglie Amandine de la Richardière, colonna portante più che semplice amante ‒ Sparkling Rain scorre come le vignette leggere del fumetto perfetto. © Charlotte Saintoin/Qobuz