Senjutsu

Iron Maiden

Pubblicato il 03/09/21 su Parlophone UK
Artisti principali: Iron Maiden
Genere: Hard rock

Video Clip

Disponibile in

24-Bit/96 kHz Stereo

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Gli Iron Maiden hanno impiegato sei anni per trovare un successore al tentacolare The Book of Souls (2015). A dire il vero, non è neanche tanto, dato che The Book of Souls era un doppio album, come lo è il suo successore, Senjutsu. Se si tiene conto del periodo lunghissimo della pandemia, durante il quale tutto è stato lento, è spettacolare vedere una band così produttiva, considerata l'età dei suoi membri, i loro numerosi progetti paralleli e un passato che sembra così pieno che ci si chiede cosa ci potrebbero raccontare ancora questi sei ragazzi. Senjutsu ci dà rapidamente una risposta: come gli AC/DC o i Motörhead dell'ultimo periodo, l'universo della band è ormai così ben definito che ai Maiden “basta” spuntare delle caselle affinché le canzoni che scrivono suonino come i loro classici e siano una delizia per i fan. Certo, non si parla di scrittura automatica, ma dobbiamo ammettere che gli ingredienti ci sono tutti: il lato epico, qualche classica cavalcata, chitarre doppiate, il basso del leader Steve Harris in prima linea, e Bruce Dickinson - la mitica voce della band - nel suo ruolo di maestro di cerimonie. Oggi i suoi 63 anni e il cancro contro il quale ha combattuto uscendone vincitore non gli permettono più di fare le acrobazie vocali del 1982, ma di certo non ha perso né lo smalto, né la classe. E questa classe, come viene declinata? Senjutsu, in termini di lunghezza, è un disco ambizioso (gli ultimi tre pezzi superano i dieci minuti ciascuno) che contiene alcuni brani davvero riusciti (il singolo The Writing on the Wall, o la magnifica Darkest Hour, entrambi co-scritti da Dickinson e dal chitarrista Adrian Smith), così come brani che avrebbero guadagnato in efficacia perdendo qualche minuto e guadagnandoci in leggerezza. Le canzoni dei Maiden sono state spesso lunghe e segmentate, ma ora sono diventate più lunghe, mentre il numero di “segmenti” è diminuito. Senjutsu non è un disco senza difetti, ma gli Iron Maiden sono troppo intelligenti (e artisticamente maturi) per fare il classico “album di troppo” che i detrattori cercano quando parlano di una “band di dinosauri”. È un disco che fa parte di una continuità che i fan assoluti della band - ovvero, milioni di persone - assaporeranno con felicità. Un album rispettabile da una band eminentemente rispettabile. © Charlélie Arnaud/Qobuz

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