San Marco di Venezia : The Golden Age

Approfondimenti

Nel XVI secolo la Repubblica di Venezia conobbe l’apogeo economico, diplomatico e politico; un’estrema gloria militare nel 1571, con l’arresto dell’avanzata ottomana nella battaglia di Lepanto, la colloca nel cenacolo dei grandi Stati con un’avviatissima attività di mare e di terra, perché le sue province si estendono fino alle porte di Milano. In un’Italia peraltro smembrata dal caos delle guerre, tale situazione promuove il fiorire delle arti nella laguna. Il secolo di Tiziano e Tintoretto assiste anche allo sviluppo prodigioso della Cappella Marciana, che sino alla fine del XVII secolo resta il centro musicale più attivo della città. Lo testimonia la profusione di musicisti di spicco che accoglie in quest’età dell’oro: Adrian Willaert, Gioseffo Zarlino, Claudio Monteverdi, Giovanni Croce, Claudio Merulo, Andrea e Giovanni Gabrieli, Giovanni Bassano e Biagio Marini. Fra costoro, Claudio Merulo e Andrea Gabrieli hanno avuto un ruolo determinante nell’emergere simultaneo della musica per clavicembalo e dello stile concertato veneziano. Inoltre, la nomina del fiammingo Adrian Willaert nel 1527 alla direzione della Cappella Marciana spinge l’istituzione su strade nuove, risolutamente moderne, rendendola un vero e proprio santuario dell’avanguardia musicale. Willaert si fa promotore di una delle più famose innovazioni musicali veneziane, i cori spezzati, che modernizzano la pratica abituale dell’antifonia con l’alternanza di due semicori, introducendo nella scrittura stessa dei propri mottetti i tuilage spaziali: i due cori si oppongono, si succedono, si sovrappongono e si mescolano persino, secondo una libertà combinatoria inedita. Andrea Gabrieli e soprattutto suo nipote Giovanni Gabrieli portano al suo acme questa pratica del doppio coro, in cui i fiati – cornette, cornetti e sackbut – hanno ancora un ruolo preponderante. Dopo il 1613, però, il nuovo maestro di cappella, Monteverdi, preferisce sistematicamente negli ingaggi i violinisti a scapito dei cornettisti: Bassano è così uno degli ultimi grandi virtuosi veneziani del cornetto. Allo stesso tempo, il Rinascimento musicale viene messo da parte per fare spazio al barocco nascente… Étienne Meyer e le Traversées baroques uniscono voci, ottoni, Rinascimento ed organi per restituirci le ricche sonorità di quest’età dell’oro veneziana di Gabrieli, Merulo e Bassano. © SM/Qobuz

Dettagli della registrazione originale : Recorded at Saint Martin de Hoff, Sarrebourg (France) & Chiesa di Valvasone (Italy) in July & October 2017