Melchior Schildt: Complete Organ Works

Approfondimenti

L’organo storico della Chiesa di Santo Stefano di Tangermünde, in Sassonia-Anhalt (a circa 100 km a ovest di Berlino, per orientarci) risale originariamente al 1620, ma nel corso dei secoli subisce mille peripezie– ricostruzioni nel 1712, 1790, 1858, 1913, 1929, prima del recupero «vecchio stile» portato a termine nel 1994– in seguito alle quali si può dire che circa il 50% dello strumento barocco sopravvive ancora, cosa alquanto notevole. Ed è su questo eccezionale strumento che l’organista olandese Léon Berben, abituato a ricevere gli Chocs du Monde de la Musique, i Diapason d’or e altre distinzioni, ha scelto di darci una bella manciata di opere di Melchior Schildt (1592-1667) e di Delphin Strungk (1601-1694), due musicisti attivi nella Germania del Nord e nei Paesi Bassi, e per i quali uno strumento come quello di Tangermünde non avrebbe avuto alcun segreto. La scrittura di questa musica segue gli insegnamenti di Sweelinck, di cui del resto Schildt fu allievo ad Amsterdam negli anni 1610, e consolida la tradizione dell’organo della Germania del Nord, la stessa di cui più tardi si approprierà Bach. Belle e ricche sonorità d’organo, musica bella e ricca, il tutto in una prodigiosa registrazione– poiché registrare un organo è un vero e proprio lavoro da orafo–, ecco per voi un eccellente contributo alla conoscenza di questo mondo musicale. © SM/Qobuz