Home Boy, Sister Out

Approfondimenti

Dopo essersi separato dal quartetto di Ornette Coleman, Don Cherry si è lanciato in una carriera da solista a metà degli anni ʽ60. Colui che registrerà perfino con John Coltrane, Albert Ayler e Gato Barbieri si distinguerà rapidamente sulla scena dell’avanguardia jazz e non solo. Come su questo singolare Home Boy, Sister Out che resta probabilmente uno dei suoi dischi più atipici… Uscito nel 1985 e prodotto da Ramuntcho Matta, ecco la riedizione nel 2018 a cura di Wewantsounds (con alcuni bonus inediti) di questo album dalla formazione eteroclita: Laurie Anderson, i Talking Heads, Arto Lindsay, Elli Medeiros, il poeta Brion Gysin e il batterista Abdoulaye Prosper Niang! Insomma, un collettivo che rappresenta al meglio il periodo punk funk, post punk, no wave e avant jazz della New York e Parigi di allora. Le vibrazioni della diaspora africana stabilitasi nella capitale francese e nel centro di Manhattan caro a Jean-Michel Basquiat e ai Lounge Lizards produce una miscela rock’n’world deliziosa. E il jazz, il reggae, il rock, l’hip hop e la pop si accoppiano in questo album da situare tra Remain In Light dei Talking Heads (1980) e Mister Heartbreak di Laurie Anderson (1984)… © Marc Zisman/Qobuz