12 Stars

Melissa Aldana

Pubblicato il 04/03/22 su Blue Note Records
Artisti principali: Melissa Aldana
Genere: Jazz

Disponibile in

24-Bit/96 kHz Stereo

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Accogliendo Melissa Aldana nel suo roster, la Blue Note ha colpito nel segno. Con il suo sesto album, 12 Stars, la sassofonista cilena residente a Brooklyn aggiunge il suo nome alla lunga lista di artisti illustri dell'etichetta. Sesto, sì, perché a soli 33 anni, Aldana ha già avuto modo di farsi conoscere: come vincitrice del prestigioso Thelonious Monk International Competition nel 2013; con la nomination ai Grammy del suo album Visions, pubblicato nel 2019; o come cofondatrice di Artemis, lo splendido collettivo femminile al 100%, con Renee Rosnes, Anat Cohen, Ingrid Jensen, Noriko Ueda, Allison Miller e Cécile McLorin Salvant (che ha disegnato la copertina di 12 Stars)... Sotto questi riconoscimenti, c'è una moltitudine di sfumature colorate che possono sfuggire all'occhio meno attento. Colori più che mai personali, che troviamo in 12 Stars, prodotto dal norvegese Lage Lund (che suona anche la chitarra nel suo quintetto) insieme al pianista Sullivan Fortner (a volte sul Fender Rhodes), al bassista Pablo Menares e al batterista Kush Abadey (eccezionale in tutto il disco).

“Questo è un album molto importante per me” - racconta la cilena - “Sento di avere molto da dire dopo tutte le esperienze che ho vissuto nel 2020. Dopo le prove personali che ho attraversato, mi sento più in sintonia con me stessa e con le mie imperfezioni, e ho deciso che era il momento di affrontare tutto questo con la musica.” Melissa Aldana affronta temi che spaziano dalla genitorialità e dal perdono familiare alla resilienza e all’amore verso sé stessi. Dopo una rottura sentimentale seguita dalla pandemia, dice: “A quel punto ho toccato il fondo! Ma tramite un processo personale, mi sento ancora più legata alla mia musica.”

Traendo ispirazione dalle suggestioni e dalle sfumature dei tarocchi, 12 Stars propone otto tele che ritraggono le sfide e i successi della sua vita. “Sono stata a lungo incuriosita da questo gioco, dai suoi simboli e dalla sua storia, così ho approfittato del periodo di confinamento per imparare di più su me stessa attraverso un viaggio interiore. Mentre studiavo le carte, ho iniziato a comporre musica prendendo spunto da ognuna di esse.” Una volta stabilita questa mappa, resta da percorrere il solido filo narrativo formato dalle improvvisazioni di Melissa Aldana. Non sorprende che l’influenza del suo idolo Sonny Rollins (per non parlare di quella di Mark Turner) sia sempre presente, ma questo non limita i voli di immaginazione della cilena. E tantomeno gli intensi scambi che tesse con i suoi quattro colleghi musicisti. Da “imbavagliata” durante il lockdown, Melissa è ora una musicista libera e volubile che qui si esprime liberando gli animali selvatici e selvaggi che si erano assopiti dentro di lei. Ma è anche nelle ballate che questa furia interiore, come se si fosse placata e riconciliata con sé stessa, fa miracoli (basti ascoltare l'introspettivo, magnifico brano 12 Stars, che chiude l’album). La conferma di un vero talento. © Marc Zisman/Qobuz

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12 Stars

Melissa Aldana

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