Mil Coisas Invisíveis

Approfondimenti

Il secondo album da solista di Tim Bernardes, Mil Coisas Invisíveis (2022), segue Recomeçar, considerato dalla critica brasiliana uno dei migliori album del 2017. Prima di intraprendere la carriera da solista, Bernardes era emerso nella scena indie con il trio O Terno, ma è stato a partire da Recomeçar che i riflettori si sono accesi su di lui, permettendogli di lavorare con grandi nomi come Gal Costa, Maria Bethânia e Fleet Foxes. Composti tra il 2018 e il 2020, i 15 brani di Mil Coisas Invisíveis cercano di addentrarsi nei pensieri, nei traumi e nei ricordi di Tim, mettendo a nudo la sua vulnerabilità, le sue esperienze sentimentali e i suoi interrogativi esistenziali.

L'album si apre con il singolo Nascer, Viver, Morrer (“Nascere, vivere, morire”), incipit di una disamina filosofica, mentre Meus 26 riassume il concetto che permea l’intero album: l’essere “bloccato tra una fine e un nuovo inizio”. In BB (Garupa de Moto Amarela), Realmente Lindo, Olha e Velha Amiga, Tim Bernardes racconta le diverse fasi dell’amore, dagli inizi entusiasmanti fino alla rottura, coadiuvato da un’orchestrazione più minimalista, che a volte flirta con il soul, come su Felta. Un album affascinante che ha tutte le qualità per finire in cima alle classifiche di fine anno. Un meritato Qobuzissime. © Nathalia Pádua - Bananas/QobuzIl secondo album da solista di Tim Bernardes, Mil Coisas Invisíveis (2022), segue Recomeçar, considerato dalla critica brasiliana uno dei migliori album del 2017. Prima di intraprendere la carriera da solista, Bernardes era emerso nella scena indie con il trio O Terno, ma è stato a partire da Recomeçar che i riflettori si sono accesi su di lui, permettendogli di lavorare con grandi nomi come Gal Costa, Maria Bethânia e Fleet Foxes. Composti tra il 2018 e il 2020, i 15 brani di Mil Coisas Invisíveis cercano di addentrarsi nei pensieri, nei traumi e nei ricordi di Tim, mettendo a nudo la sua vulnerabilità, le sue esperienze sentimentali e i suoi interrogativi esistenziali.

L'album si apre con il singolo Nascer, Viver, Morrer (“Nascere, vivere, morire”), incipit di una disamina filosofica, mentre Meus 26 riassume il concetto che permea l’intero album: l’essere “bloccato tra una fine e un nuovo inizio”. In BB (Garupa de Moto Amarela), Realmente Lindo, Olha e Velha Amiga, Tim Bernardes racconta le diverse fasi dell’amore, dagli inizi entusiasmanti fino alla rottura, coadiuvato da un’orchestrazione più minimalista, che a volte flirta con il soul, come su Felta. Un album affascinante che ha tutte le qualità per finire in cima alle classifiche di fine anno. Un meritato Qobuzissime. © Nathalia Pádua - Bananas/Qobuz