Mahler : Symphony No. 6 in A Minor

Approfondimenti

Che assoluta felicità ritrovare quella che è probabilmente una delle grandissime interpretazioni (accanto a Barbirolli, Bernstein, Tennstedt) della tanto complessa Sesta di Mahler, già apparsa alcuni anni fa sotto etichetta Hännsler: quella di Kirill Kondrašin alla testa del Südwestfunk di Baden-Baden. Nel 1981, Kirill Kondrašin dirigeva regolarmente da alcuni anni il Concertgebouw di Amsterdam, facendovisi un nome nei repertori più svariati e accostandosi a più riprese alle opere di Gustav Mahler, di cui era stato in U.R.S.S. uno dei più ardenti difensori, fino a realizzare la prima integrale delle sinfonie con la Sinfonica di Mosca (Melodiya). Pur avendo a disposizione ad Ovest orchestre talvolta più inebrianti, non rinuncia però alle sue visioni corsive, rapide, dalle polifonie chiare e dai ritmi implacabili. Per Kirill Kondrašin, Mahler non è più il compositore post-romantico che tanti vi vedono: non ricerca ad ogni costo il canto, o anche una qualsivoglia virtù lirica (Finale). Gli equilibri formali si accompagnano ad una volontà di precisione quasi millimetrica nelle leghe sonore più innovative. Una visione a volte astratta, a suo modo collocata nel solco del più sperimentale Haydn. Rimpiangeremo per sempre di non avere testimonianze “occidentali” di una Nona diretta da Kondrašin! © Pierre-Yves Lascar