Bu Bir Ruya

Approfondimenti

Chitarra in spalla, i musicisti di Dirtmusic cambiano luogo a ogni album. Dopo la tappa in Mali in compagnia della band tuareg dei Tamikrest e i musicisti di etnia Bwa, Ben Zabo, l’americano Chris Eckman (The Walkabouts) e l’australiano Hugo Race (ex Bad Seeds) si buttano a capofitto in una nuova avventura in terra turca. Insieme a loro, quattro musicisti locali: Murat Ertel dei Baba Zula (voce, saz, baglama), che cofirma la maggior parte dei brani, il percussionista Ümit Adakale, che assicura dall’inizio alla fine beat potenti e poliritmie inebrianti, la cantante Gaye Su Akyol, che presta la sua bella voce in Love is a Foreign Country, e Görkem Şen, inventore dello yaybahar, che in Outrage e Bu Bir Ruya, sfodera il suo strumento ibrido a metà tra violoncello e percussioni, simile a un Calder.

A completare il cast c’è Brenna MacCrimmon, cantante canadese patita di musica turca, il cui intervento rafforza la struttura sonora di Bi De Sen Soyle e Safety in Numbers. Traccia dopo traccia, i nostri eroi girovaghi attraversano una miriade di paesaggi strani, vibranti e vaporosi. Se non fosse per l’estrema precisione sonora, ci si crederebbe immersi in un thriller psichedelico di fine anni Sessanta, con inquadrature spesso sorprendenti e miraggi non sempre di origine naturale. Un album cinematografico, godibilissimo e dal garantito effetto allucinogeno. © BM