Senza di lei, non esisterebbe nessuna Macy Gray, Erykah Badu, Amy Winehouse o Janelle Monáe! Venuta a mancare all'età di 76 anni, Betty Davis resta la pioniera delle soul sister dall'anima felina. La dea funk per eccellenza. E addirittura colei che elettrizzò un certo Miles Davis di cui sarebbe stata la moglie per un breve periodo. Ma chi eri tu Betty?

«Ebbe un’enorme influenza sulla mia vita personale e musicale… Se cantasse tutt’oggi sarebbe diventata qualcuno come Madonna, o Prince. E fu all’origine di tutto ciò quando cantava col nome di Betty Davis». Nell’autobiografia pubblicata nel 1989, Miles Davis definisce, in poche parole, tanto l’aura quanto il potenziale di Betty Davis. Il trombettista era senz’altro la persona più adatta a parlarne poiché, tra il 1968 e il 1969, fu il marito di colei che molti considerano come la pioniera delle pantere funk. Un brevissimo idillio senza dubbio ma che segnerà il più celebre dei jazzmen… Betty Davis resta colei che ha trasmesso a Miles la musica e i codici di tutta una generazione. Fu lei a fargli ascoltare il funk vivace degli Sly & The Family Stone e il rock psichedelico di Jimi Hendrix! E fu sempre lei a trasformargli il guardaroba, barattando i suoi completi con pantaloni a zampa e camicie appariscenti. Un mondo completamente nuovo si aprì allora al trombettista quarantenne attento a soddisfare i gusti del giovane pubblico, come si sente negli album Filles de Kilimanjaro (1969), In a Silent Way (1969) e soprattutto Bitches Brew (1970). Ma chi è questa musa misteriosa il cui viso impreziosisce per l’appunto la copertina di Filles de Kilimanjaro, che si conclude col tema Mademoiselle Mabry (Miss Mabry)?