La grande cantante gospel e soul firma un intenso live a Londra...

«È incredibile che continui a registrare. Non avrei mai immaginato di cantare alla mia età, e le persone sembrano davvero volermi sentire, mi conoscono, mi trasmettono amore, sono sconvolta. Ringrazio Dio ogni sera prima di andare a letto e ogni mattina appena mi sveglio». Pochi avrebbero effettivamente immaginato che a più di 79 anni, Mavis Staples coinvolga sempre così tanta gente e registri degli album sempre cosi intensi. La sua forza è intatta e questo live all’Union Chapel di Londra ne è una volta tanto la prova.

C’è da dire che l’America di Trump è una buona fonte di ispirazione e un potente carburante per questa voce che canta Dio, l’amore ma soprattutto le ingiustizie e i problemi ambientali. Sempre tanto coinvolta e impegnata quanto ai magnifici tempi degli Staple Singers diretti dal suo illustro padre Pops Staples, quando la formazione firmava la colonna sonora della lotta sui diritti civili, la regina del gospel canta principalmente pezzi incisi sugli album che ha firmato per l’etichetta ANTI dal 2007. Da Love and Trust firmato Ben Harper al Can You Get to That dei Funkadelic, a What You Gonna Do che cantava negli anni ’60 con le Staples Singers, Let's Do It Again di Curtis Mayfield o Slippery People dei Talking Heads, Mavis Staples trasforma in oro tutto ciò che la sua voce tocca. © Marc Zisman/Qobuz

Mavis Staples - "Slippery People" (Live)

ANTI- Records

Mavis Staples - "No Time For Cryin'" (Live)

ANTI- Records

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