Con il lussuoso “Two Roses”, il contrabbassista israeliano rivisita i suoi brani più noti con il suo trio e un'orchestra sinfonica...

Con il suo nuovo album, intitolato Two Roses, Avishai Cohen non si accontenta delle quattro corde del suo contrabbasso. Vi unisce le corde degli archi della Gothenburg Symphony Orchestra diretta da Alexander Hanson, e anche le sue stesse corde vocali. In questo album, il jazz assume contorni lirici e viene condotto attraverso una varietà di strade diverse e affascinanti. Certo, l'universo di Cohen è sempre stato caratterizzato da una grande forza narrativa. E anche le sue improvvisazioni di puro jazz, anche le più virtuosistiche, non hanno mai perso il legame con il racconto, con l'evocazione immaginaria. Anche nel 2013, con Almah, il suo trio di allora aveva dialogato con un piccolo ensemble da camera di quattro strumenti a corda e un oboe. Ma qui, il contrabbassista (e cantante) israeliano si è spinto oltre.  

Avishai Cohen - Two Roses - Album trailer

Avishai Cohen

  Per lui, questo album sinfonico è addirittura “il sogno di una vita” che si realizza! Con il suo trio - composto dal batterista americano Mark Guiliana e dal pianista azero Elchin Shirinov - unito all'orchestra svedese, Avishai Cohen firma un'opera dal sapore cinematografico che mescola jazz, folklore mediterraneo e musica classica. Come la testimonianza di un cittadino del mondo che osserva ciò che lo circonda con meraviglia, ri-orchestra alcuni dei suoi pezzi più noti e mette la sua firma anche su un nuovo, meraviglioso brano, When I'm Falling, vero cuore palpitante di un disco incredibile. © Clotilde Maréchal/Qobuz

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