Avicii vive!

Un anno dopo il suo suicidio, ecco l’album postumo della superstar dell’EDM Avicii, che ci stava lavorando prima di decidere di mettere fine ai suoi giorni in un hotel del sultanato di Oman il 20 aprile 2018, provato da più di 800 date in sei anni e una sovraesposizione che non ha saputo gestire diversamente se non con l’alcool.

Se i tre quarti delle composizioni sono state ultimate quando era in vita, secondo la sua famiglia, è il suo amico e produttore Carl Falk che ha finalizzato l’album a Stoccolma questi ultimi mesi.

Un primo singolo dal titolo evocatore, SOS, aveva fatto sbavare i fan a monte su una produzione dagli accenti caraibici, con al microfono Aloe Blacc, la voce che aveva lanciato il primo album studio di Avicii, True, con il successo Wake Me Up.

Ma Tim è pieno di hit in potenza, con Dan Reynolds degli Imagine Dragons su Heart Upon My Sleeve, Chris Martin dei Coldplay su Heaven, e un grosso contingente svedese, con Bonn, l’alias del produttore Kristoffer Fogelmark, e il duetto di beatmaker Vincent Pontare e Salem Al Fakir per 12 brani d’addio al prolifico Avicii.

Tutti i benefici derivati dall’album andranno alla Tim Bergling Foundation, creata dalla sua famiglia e destinata alla prevenzione contro il suicidio. © Smaël Bouaici/Qobuz

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