Abbracciando uno stile pop più riflessivo, il duo di Brooklyn medita sulla fragilità della vita.

Bisogna essere preparati quando si vanno a contare gli anni trascorsi tra le pubblicazioni di due album degli MGMT. Dall’ultimo, sono passati sei anni. Può sembrare un tempo lungo, ma per Andrew VanWyngarden e Ben Goldwasser non lo è, inoltre noi sappiamo aspettare. I dsue musicisti piegano che questo quinto album “è nato in modo relativamente indolore dopo un lungo periodo di gestazione”. Dopo i capolavori Oracular Spectacular (2007) e Congratulations (2010), che hanno portato il loro sound pop psichedelico nel nuovo secolo, assieme al loro cupo album omonimo, MGMT, il duo ha preso una svolta synthpop con Little Dark Age. Dove saranno andati a finire con il loro ultimo lavoro, Loss of Life?

MGMT - Bubblegum Dog (Official Music Video)

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Andrew e Ben hanno lasciato la Columbia, dove erano stati scritturati agli esordi, per l’etichetta newyorkese indipendente Mom + Pop, che ospita artisti come Courtney Barnett, Tash Sultana, FKJ e una serie di altri nomi meno noti. Fondata nel 2008 da Michael Goldstone, l’etichetta è rinomata per la sua etica e il totale rispetto per gli artisti. Il disco era in realtà già finito quando il duo ha iniziato a cercare una nuova etichetta, ed è stato grazie a un loro ex collega di università del Connecticut (che lavorava con la label) che si è creato un primo contatto con Mom + Pop. Un cambiamento in linea con la filosofia di questo Loss of Life.

MGMT - Nothing To Declare (Official Music Video)

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Segnato dall’intro e dall’outro della title track, in cui il padre di un loro amico recita antiche poesie, Loss of Life è intriso di una profonda riflessione sull’esistenza. Dal 2018 Ben e Andrew hanno compiuto quarant’anni e la pandemia ha riportato la vita al centro delle loro preoccupazioni. Lungi dal cadere nella tristezza, l’album è solare, ottimista e guidato dall’amore, l’unico rifugio sicuro per loro. Da qui, senza dubbio, l’inflessione verso il pop-folk scarno degli anni ‘70 (Nothing to Declare, Phradie’s Song, I Wish I Was Joking) o verso il britpop, come l’inno in stile Oasis Mother Nature, con Nels Cline, Oneohtrix Point Never e Danger Mouse.

MGMT - Mother Nature (Official Music Video)

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Un’altra novità degna di nota è stata il loro primo featuring con Christine And The Queens, forse il punto debole dell’album: Dancing in Babylon è un duetto un po’ sdolcinato che sfocia in un colorato pop anni ‘80. Per quanto riguarda la produzione invece, gli MGMT rimangono fedeli alla forma, con Michael Friedman e Patrick Wimberly alla console. Alla fine, Loss of Life, registrato in sei studi diversi, tra cui quello di Sean Ono Lennon, con Andrew e Ben che vivono ciascuno su una diversa costa americana, è un colpo al cuore. Mai prima d’ora abbiamo sentito i nostri due hippy preferiti abbandonare tanta zavorra ed essere così seri. E questo è un bene.

MGMT - Dancing In Babylon (feat. Christine and the Queens) [Official Video]

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