Con “My Boy”, il cantautore neozelandese, affascinante neo-crooner, abbandona il genere americana per dedicarsi a un pop di classe...

Il ritornello della prima canzone di My Boy è particolarmente facile da ricordare: fa “tududuh tududuh duh huh huh huh”. È dolce, leggero e racconta molto delle intenzioni e della metamorfosi di Marlon Williams. Finora, il neozelandese (che ha debuttato come solista nel 2015) tendeva a suonare una musica country-pop e folk-rock di stampo americano, rievocando la mitologia del crooner solitario che canta con un tramonto incandescente sullo sfondo.  

Marlon Williams - My Boy (Official Video)

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  In questo terzo album, Williams si riavvicina al mondo contemporaneo, alle luci della città, ai bar e ai luoghi in cui la gente ama divertirsi e ballare. Cimentatosi nella carriera di attore oltre a quella di cantautore, in My Boy veste i panni di un cantante pop. Ed è bravo a farlo. La sua voce lieve e suadente da crooner scivola su melodie spesso leggere e sinuose, o alle volte anche drammatiche e sofisticate (Promises).  

Marlon Williams - Don't Go Back (Official Video)

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  Le sue canzoni sono arrangiate con piccole drum machine, chitarre acustiche, cori, synth e tanti piccoli dettagli che contribuiscono a rendere “pop” una canzone, e che a volte ricordano il soul bianco inglese degli anni ‘80. Un cocktail melodico e stimolante, da assaporare in riva al mare. Alcuni di questi brani hanno il potenziale per diventare delle hit, ma sono tutti piacevoli e appaganti. Marlon Williams avrà pur cambiato il suo stile musicale, ma non il suo approccio alla musica: è rimasto un esteta. © Stéphane Deschamps/Qobuz

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