Il pianista pubblica una versione originale e ricca dell'opera maggiore di Johann Sebastian Bach, registrata la scorsa estate nella Chapelle Notre Dame de Piétat a Barbazan-Debat in Occitania...

David Fray torna al suo amato Johann Sebastian Bach e ci invita percorrere con lui un viaggio personale. Le sue Variazioni Goldberg, appena pubblicate da Erato, non assomigliano quasi a nessun'altra: la loro estetica romantica rivela soprattutto il desiderio del pianista francese di liberare la perfezione architettonica dei trentadue numeri, osando forti contrasti di tempo, accenti e fraseggi, che si potrebbe anche immaginare più in sintonia con opere di epoche più recenti.  

David Fray plays Bach's Goldberg Variations – "the work of a lifetime"

Warner Classics

  Qui, ogni variazione è davvero parte di un tutto, ma riesce ad essere anche unica. Fray gioca costantemente sulla tensione tra il piacere quasi fugace del momento e la risoluzione finale, l'infinito. Inoltre, cerca di identificare un personaggio, un sentimento, in ognuno dei numeri, portandoci lontano nelle divagazioni espressive che il cantore di Lipsia ha osato tentare qui più che altrove. Una visione ricca ed emozionante, che senza dubbio entrerà in risonanza con gli umori, molteplici e mutevoli, dell'ascoltatore.  

David Fray plays Bach: Goldberg Variations, BWV 988: Aria & Variation 1

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  Bisogna sottolineare che questa interpretazione è accoppiata a un’esecuzione pianistica sorprendentemente precisa, sia negli attacchi che nelle articolazioni, per esempio nella Var. 26, così leggera, o nella 29, particolarmente agile, e questo per fare solo due esempi - ce ne sono molti altri, la Fughetta della Var. 10, o la Var. 8, con le sue chiare differenze di articolazione tra esposizione e ripresa e le sue sottilissime e leggere accelerazioni. Le polifonie dense e complesse del Cantor di Lipsia brillano in ogni contesto. Anche i disegni ritmici sono più vari, come se anche David Fray volesse cogliere la danza ovunque, un po' come Scarlatti nei suoi 30 Essercizi per gravicembalo, o più semplicemente rivelare il forte spirito di improvvisazione che potrebbe guidare la composizione. Alquanto inusuale la lunga risonanza tra il Quodlibet finale e l’Aria da capo, che ci convince della grande singolarità di questa nuova versione delle Variazioni Goldberg, eseguita a Barbazan-Debat all'inizio di giugno 2021, non lontano dal Parco Nazionale dei Pirenei, e accentuata dalla registrazione sonora ammaliante di Jean-Marc Laisné. © Pierre-Yves Lascar/Qobuz Nel 2015, David Fray ha invitato un collega speciale su due pezzi del suo album su Schubert: Jacques Rouvier. Lo stesso uomo che è stato il suo insegnante. In questa occasione, Qobuz ha incontrato il maestro e l'allievo, che sono diventati veri amici, per un'intervista affascinante:  

David Fray et Jacques Rouvier : interview vidéo Qobuz

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