Con Sehnsucht, il grande soprano canadese pubblica una registrazione effettuata dal vivo a Rotterdam durante il periodo di confinamento, con brani di Berg e Mahler.

Inseparabile dall'anima germanica, la "Sehnsucht" è un sentimento indefinibile, una sorta di malinconia paragonabile alla "saudade" portoghese, un languore che ti abbraccia come una nostalgia dovuta all'incompletezza della vita... È questo il sentimento, né positivo né negativo, che la formidabile Barbara Hannigan esprime in Sehnsucht, il suo nuovo album appena pubblicato per Alpha Classics, con opere composte da Alban Berg e Gustav Mahler registrate a Rotterdam, in una sala vuota, nella primavera del 2021 durante la pandemia di Covid-19, per essere poi trasmesse in streaming.  

‘Sehnsucht: Berg, Mahler (Live in Rotterdam)’ by Barbara Hannigan, Raoul Steffani & Camerata RCO

Alpha Classics

  Basato sull'idea delle trascrizioni che Schönberg e i suoi amici presentavano a Vienna per poter sovvenzionare i loro concerti di musica d'avanguardia, questo programma presenta alcuni arrangiamenti per ensemble da camera dei Sieben frühe Lieder e dei Vier Gesänge, op. 2 di Alban Berg, strutturati a livello strumentistico rispettivamente da Reinbert de Leeuw e Henk de Vlieger. Barbara Hannigan condivide l'esecuzione dei Lieder di Berg con il baritono olandese Raoul Steffani, la cui raffinatezza e l'eccellente dizione sono particolarmente adatte a queste pagine così emozionanti. Come cantante e direttore d'orchestra, il soprano canadese dimostra un impegno totale in tutto ciò che fa, e il suo successo è ampiamente riconosciuto. È particolarmente impegnata con le nuove generazioni di musicisti, come dimostra la sua collaborazione con Rolf Verbeeck, un giovane direttore d'orchestra olandese con cui collabora regolarmente. Alla guida della Camerata RCO (composta da membri della prestigiosa Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam), dà la misura del suo talento su Sehnsucht nell'accompagnamento dei Lieder di Berg e nella bella versione da camera per quattordici strumenti e soprano della Sinfonia n. 4 di Mahler nella strumentazione creata da Erwin Stein nel 1921 e ricostituita più di quarant'anni dopo da Alexander Platt. © François Hudry/Qobuz

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