Quando il filosofo tedesco Immanuel Kant teorizzò il dualismo dell'uomo nel XVII secolo, non immaginava neanche lontanamente cosa avrebbe elaborato Slowthai ben 350 anni dopo. Il rapper inglese, cattivo ragazzo d'oltremanica, troppo spesso classificato come white trash, dimostra nel suo nuovo album che il dualismo è insito anche nell'artista. C'è quello che si arrende e quello che decide di lottare. Ecco perché Tyron (il titolo è preso dal vero nome di battesimo di Slowthai) è diviso in due parti. L'album, e la persona. Nella prima parte, ritroviamo la sua rabbia, quella che ben conosciamo. Con brani di peso, come WOT, con la base creata dal suo beatmaker di fiducia Bleu Daisy, o con la notevole feat di Skepta su CANCELLED, questo primo colpo soddisfa i fan della prima ora, quelli che amano il rapper per la sua rara forza interpretativa. Basta ascoltare il brano VEX per avere un'ulteriore conferma.
slowthai, A$AP Rocky - MAZZA
slowthaiVEVOMa nella seconda parte, Slowthai diventa incredibilmente più pacato. Un vero cambio di suoni e intenzioni, radicale, con melodie dolci che parlano direttamente al cuore di malinconia, amicizia e amore... Ma anche di malessere. Se il brano feel away (prodotto da Mount Kimbie ed eseguito in duetto con il grande James Blake) è l'archetipo di questa nuova direzione musicale (con il suo riferimento testuale a Yesterday dei Beatles), con adhd - l'ultima traccia dell'album - assume tutto il suo significato: si tratta di tristezza.
slowthai - feel away ft. James Blake, Mount Kimbie
slowthaiVEVOE quando arriva il momento di chiudere definitivamente la tracklist, Slowthai torna ad essere, per un ultimo verso, il rapper furioso e aggressivo che è. Perché potrà essere un individuo duale, ma rimane comunque fedele a sé stesso. Ed è una cosa che ci piace. © Brice Miclet/Qobuz
slowthai, Skepta - CANCELLED
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