Nel 1990, Neil Young fece un ritorno strepitoso. Mentre lo tsunami del grunge stava per devastare il pianeta rock, l'amico dei bisonti era più che mai celebrato da tutta la scena indie anglosassone. Dai Pearl Jam e Nirvana ai Dinosaur Jr. e Sonic Youth, tutti lo consideravano una specie di padrino del punk, o un Dio onnipotente del grunge. Il momento perfetto per il Loner per ripristinare la sua formazione più rumorosa, i Crazy Horse, e pubblicare un magnifico disco di rock'n'roll, sporco e senza compromessi. Un album pieno di chitarre grezze e feedback che lacerano i timpani, intitolato Ragged Glory.
Neil Young & Crazy Horse - Homegrown (Live) - Way Down in the Rust Bucket (Official Music Video)
neilyoungchannelRegistrato il 13 novembre dello stesso anno al Catalyst di Santa Cruz, il live Way Down In The Rust Bucket (per i neilyoungofili, è il volume 11.5 della Performance Series dei Neil Young Archives) documenta la preparazione del tour mondiale di Ragged Glory.
Neil Young and Crazy Horse - Country Home (Official Music Video)
neilyoungchannelUn impeccabile concerto californiano che ha permesso loro di scaldarsi con questo nuovo repertorio e ovviamente rivisitare alcuni dei grandi classici di casa Young (come Cinnamon Girl, Don't Cry No Tears, Sedan Delivery, Like a Hurricane o Cortez the Killer in una versione straripante di più di 11 minuti!). Assieme al batterista Ralph Molina, al chitarrista Frank Sampedro e al bassista Billy Talbot, Neil Young - che allora aveva 45 anni - è al culmine della sua art brut: un rock'n'roll elettrico veicolato da canzoni che non passano inosservate. Un archivio inedito indispensabile. © Marc Zisman/Qobuz
