25 anni dopo la sua nascita, la band scozzese firma un decimo album che le assomiglia più che mai, tra momenti alti e sequenze cupe...

Esattamente venticinque anni dopo il suo primo singolo (Tuner/Lower, uscito nel 1996), la band di Glasgow ritorna con As the Love Continues, il decimo album in studio. Un quarto di secolo di composizioni di cattedrali strumentali che hanno avuto un successo inaspettato, grazie anche alla TV, con il documentario su Zidane nel 2006, la serie ZeroZeroZero, e Les Revenants, serie TV francese trasmessa in Italia su Sky Atlantic. E niente può distogliere gli scozzesi dei Mogwai dal loro rock strumentale, uno stile che amano profondamente, soprattutto perché sono troppo nervosi dietro un microfono. Nell'album è presente solo una traccia vocale: Ritchie Sacramento. Si tratta di un omaggio a David Berman - il cantante dei Silver Jews morto nel 2019 - e a tutti gli amici della band che sono venuti a mancare. Il resto è puro Mogwai, come il monumentale intro To the Bin My Friend, Tonight We Vacate Earth, un muro di chitarre che (quasi) ti costringe ad abbassare il volume di fronte a tanta potenza.  

Mogwai - Ritchie Sacramento (Official Video)

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  Registrato in Inghilterra con il loro produttore feticcio Dave Fridmann (Flaming Lips, Weezer, Interpol, Tame Impala...) che era collegato con loro attraverso Zoom dagli Stati Uniti, As the Love Continues è un disco in cui vale la pena immergersi totalmente con le cuffie, attraverso momenti alti, come su Midnight Flit, con il supporto degli archi di Atticus Ross (Nine Inch Nails), o passaggi molto più cupi, come su Dry Fantasy, con un basso su cui ruota l'atmosfera. Un altro film di successo per i Mogwai! © Smaël Bouaici/Qobuz  

Mogwai // Dry Fantasy (Official Video)

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