A 75 anni suonati, Dr. Lonnie Smith fa suonare il suo Hammond come nessun altro al mondo...

Con Evolution uscito nel 2016, Dr. Lonnie Smith segnava un ritorno abbastanza fiammeggiante. L’ultima volta che il nome di questo dottore atipico apparve sulla copertina di un album Blue Note, era ben 45 anni fa… È tra l’altro grazie a questa famosa etichetta, prima come sideman di Lou Donaldson (Alligator Bogaloo, Mr. Shing-A-Ling, Midnight Creeper), poi in quanto leader (Think !, Turning Point, Move Your Hand, Drives et Live At Club Mozambique) che questo maestro dell’organo Hammond B-3 si è fatto un nome alla fine degli anni ’60, dimostrando che Jimmy Smith non era il SOLO a saper maneggiare in modo brillante la tastiera elettrica…

Sempre meravigliosamente brillante e groovy nonostante gli anni, il Doc firma qui un album dal vivo registrato al live Jazz Standard di New York in occasione di un concerto in trio per il suo 75esimo compleanno. Il concerto dal vivo, un atto essenziale secondo lo stesso Smith: « È talmente difficile ritrascrivere quello che si sente nel momento in cui si registra in studio. Ascoltarmi durante un concerto, è scoprirmi nell’atto di suonare. Mi piace questa idea .» Con il chitarrista Jonathan Kreisberg e il batterista Johnathan Blake, il trio possiede la devozione di una confraternita. «I miei musicisti sanno ciò che cerco di fare e sviluppano il mio pensiero. Sono sempre immerso nel presente quando suono. Sanno adattarsi ed essere lì per me » Dal famosoJuju di Wayne Shorter a 50 Ways To Leave Your Lover di Paul Simon (con Joe Dyson come secondo batterista), l’organista rivista qui un repertorio decisamente eclettico mantenendo tuttavia il proprio stile. Perché il tempo non ha cancellato il groove e il senso dello swing di Dr. Lonnie Smith che fanno delle vere e proprie scintille per tutta la durata di un disco visceralmente bollente.

Hammond XK5 - Dr. Lonnie Smith - 2016 Summer NAMM / Nashville

Jim Alfredson

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