Pierre Boulez, morto nel 2016 all'età di 90 anni, più che un compositore o un direttore d'orchestra era ormai diventato un'istituzione a sé stante, un genere, o addirittura un mito. Su questo tema, le discussioni tra i pro e i contro si affievolirono nel corso degli anni, tanto che Boulez diventò una specie di intoccabile, un musicista celebrato sui grandi palcoscenici e persino nei musei. La cosa più divertente è che coloro che si sono presi il tempo di ascoltare seriamente, e nella sua interezza, il repertorio composto dal maestro non sono mai stati delle legioni... La sua è stata una vita artistica molto densa, durante la quale ci si può imbattere in nomi evocativi come quelli della Compagnie Renaud-Barrault, del Domaine Musical e dei suoi mitici concerti, di tutte le figure della composizione contemporanea dell'epoca (Cage, Stockhausen, Berio, Maderna, Nono, Pousseur) o anche dell'Ircam, fondata con Michel Decoust e altri nel 1970... © Marc Zisman/Qobuz Ecco una piccola retrospettiva video per celebrare i 5 anni della sua morte, con il Boulez compositore (Répons), il Boulez direttore d'orchestra (Le Sacre du Printemps di Stravinsky) e il Boulez pedagogo (master class):
Pierre Boulez – Répons
takatantan 2910
Pierre Boulez conducts Stravinsky's The Rite of Spring (Part 1,a)
Roberto Mastrosimone