Il prodigio britannico ha pubblicato un magnifico album dedicato a uno dei suoi compositori preferiti e alla sua famosa “Sonata in Si minore”...

Per il suo nuovo recital su Decca, Benjamin Grosvenor ha scelto Franz Liszt. La sua musica lo ha seguito fin dall'infanzia: fu suo nonno ad iniziarlo alle opere del compositore ungherese. Dedicato a quel monumento pianistico che è la Sonata in si minore, il programma del pianista inglese vuole rendere testimonianza dei vari aspetti fondanti della creazione di Liszt, con composizioni emblematiche (Tre sonetti del Petrarca) e originali (Berceuse); così come lo straordinario potere creativo che il compositore distillava nelle sue parafrasi, come nelle Réminiscences de Norma di Bellini o nel suo arrangiamento dell'Ave Maria di Schubert. C'è sempre molta attesa ed entusiasmo per ogni concerto e registrazione di Grosvenor, musicista dotato di una spiccata personalità e di una straordinaria maestria pianistica. Il suo album del 2020 dedicato ai Concerti di Frédéric Chopin ha confermato questa tendenza.  

Benjamin Grosvenor - Liszt: Ave Maria, S. 558 (after Schubert, D. 839)

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  Si nota immediatamente che la sua visione della famosa Sonata di Liszt è tra le più ispirate. Come un rapace, Grosvenor attende il momento più opportuno per balzare sugli accordi, con una precisione quasi diabolica e una foga controllata, in un crescendo di tensione drammatica a tratti mefistofelica. Allo stesso tempo, la fluidità del suo pianoforte si allinea al XX secolo, in particolare al mondo di Ravel, così legato alla lezione di Liszt. Si dice che Brahms si addormentò quando Liszt suonò per lui la sua Sonata dopo una cena luculliana. Impossibile che avvenga in questo caso, con questa potente, magistrale evocazione della vita e della morte! Imperdibile. © François Hudry/Qobuz

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