Dopo quasi un decennio, la formazione italo-americana ritorna con un album esemplare registrato da Steve Albini

Membri di Uzeda, Girls Against Boys e molte altre band formano questo super gruppo che non dava segni di vita da quasi un decennio. Ma ecco che i Bellini, fondati dalla storica coppia Giovanna Cacciola/Agostino Tilotta, rispettivamente voce e chitarra degli Uzeda (che recentemente hanno festeggiato il loro trentennio che gli ha visti su i palchi più importanti della prima scena indie-noise internazionale, registrando per la pregiatissima Touch & Go Records di Corey Rusk, accompagnati da amici di lunghissima data come Shellac, June of 44 -riformatisi per l’occasione- Black Heart Procession e Three Second Kiss, tra i tanti) con Matthew Taylor e Alexis Fleisig si ripresentano con Before The Day Has Gone, un disco acido ma controllato, che esplode dalla prima nota, quasi a non voler lasciar alcun dubbio sul sapore che rimarrà in bocca alla fine di questi dieci brani. Davvero inquietante l’apertura di Greek Fire, vista la situazione attuale in cui vessa Atene e la sua popolazione, soprattutto per la chiarezza sonora con cui Steve Albini fa da ingegnere del suono su questo lavoro, rasentando l’industriale ma lasciando, questa volta, grande spazio alla voce poetica della Cacciola, e ai suoi mantra di romanticismo dalla vena social-politica.

Sempre su una scala irregolare, con un dominio dell’assonanza che ha fatto di Agostino Tilotta la bandiera di quello che venne chiamato rock mutante dal radiofonico Max Prestia (niente di più vero data la dimensione fuori genere di questo anti-virtuoso), ogni brano si arrampica sui ritmi sexy del fu GVSB Alexis Fleisig, uno stomping mortale che conosce l’uso del silenzio e delle pause e li sa valorizzare.

Se agli esordi di questo progetto ci fu Damon Che, batterista straripante dei Don Caballero, a dirigere la matematica del contesto musicale di questi veterani della ricerca alternative, ora in queste batterie c’è qualcosa che va ben oltre il delirio percussivo. Lo stesso vale per la forma canzone che lancia uno sguardo al trentennio passato, portando con se l’esistenzialismo lirico di band come i Come (particolarmente nel brano Il Maestro/If I Could Say) e, più in generale, la discordanza festosa alla Sonic Youth dentro un cocktail di jazz punk che fa di Before The Day Has Gonel’esibizione più drammatica e vertiginosa della loro carriera” come lo stesso Steve Albini ha affermato, nel tentativo di spiegare anche l’importanza di questo disco, soprattutto nel 2018.

Agostino e Giovanna

Amedeo Gallo

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