Con il loro quinto album, “Dark Rainbow”, la band inglese ha portato il suo punk rock a un livello più emotivo e il suo songwriting a un livello più simbiotico. Intervista con il cantante Frank Carter e il chitarrista Dean Richardson.

Questo nuovo album è molto cinematografico. È una scelta voluta?

Frank Carter: Sì, volevamo creare un’atmosfera da film. Sono un grande fan del cinema e uno dei miei film preferiti è No Country for Old Men (Non è un paese per vecchi). Vado spesso al cinema e sono molto felice di avere al mio fianco una persona come Dean, perché capisce come funziona la mia mente. Per esempio, quando stavamo lavorando a Modern Ruin (2017), stavo parlando con Catherine Marks, che si occupava del missaggio, di un suono che ricordasse una notte fonda, e Dean ha capito subito.

L’evoluzione della vostra musica è legata alla vostra evoluzione personale?

Dean Richardson: Quando fai musica, scegli quale lato di te stesso vuoi mostrare. Non esiste una sola versione di noi. In questo album ci siamo sentiti abbastanza sicuri da rivelare un nuovo lato. È sempre stato lì, ma solo ora, a questo punto della nostra evoluzione personale, possiamo farlo. Quindi sì, è un legame inestricabile.