Dopo l’uscita nel 2002 del primo album ufficiale del gruppo tuareg Tinariwen, “The Radio Tisdas Sessions”, la loro musica elettrica sovrastata dalle chitarre è diventata un genere di rock rispettato e riconosciuto da Bamako a Los Angeles. Il ritorno in scena dei musicisti originari del Sahara che continua ad attirare l’attenzione dei rocker occidentali alla ricerca dell’autenticità ribelle.

Da quando, negli anni ‘90, le loro cassette hanno fatto da colonna sonora alle rivolte tuareg, Tinariwen è il simbolo moderno della cultura Kel tamasheq (tuareg). Fondato negli anni ‘80 da Ibrahim ag Alhabib, Hassan ag Touhami e il defunto Intayaden ag Ablil, Tinariwen è prima di tutto una famiglia i cui membri vanno e vengono a seconda dei bisogni e delle voglie, piuttosto che un gruppo fisso. La loro musica, che accompagna una poesia profonda e nostalgica, coniuga basi melodiche tradizionali, influenze arabe e ritmi che attingono alle stesse radici del blues-rock americano.

Il gruppo Lo’Jo di Angers, città gemellata con la capitale del Mali, è il primo a farne la conoscenza in Occidente. Hanno prodotto il loro primo album con il contributo del realizzatore e chitarrista inglese Justin Adams, compagno di viaggio di Robert Plant e metà del duo Juju. I loro ipnotici riff di chitarra e le loro languide canzoni conquistano in fretta l’aristocrazia del rock di ieri, come quello di oggi.

Fin dagli albori della loro carriera internazionale, collezionano fan di prestigio. Robert Plant o Carlos Santana li hanno talvolta raggiunti sul palco. Il cantante dei Radiohead, Thom Yorke, ammette di essersi ispirato a loro mentre componeva il suo album da solista The Eraser. Damon Albarn (Blur e Gorillaz) li ha invitati più volte a dei concerti di Africa Express. Da diversi anni, ogni album diventa l’occasione di dialoghi intercontinentali. Sulle note acustiche premiate di un Grammy Award di Tassili (2011) ritroviamo Tunde Adebimpe e Kyp Malone di TV On The Radio, il chitarrista di Wilco, Nels Cline o la banda di New Orleans Dirty Dozen Brass Band. Nel 2014, il chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, Josh Klinghoffer, i collaboratori di Jack White, il polistrumentista Fats Kaplin e il tecnico del suono Vance Powell partecipano alla preparazione di Emmaar. Infine, nel 2017, il loro ottavo album Elwan contiene interventi degli americani Kurt Vile o Mark Lanegan.