Warp, l’etichetta discografica che ha contribuito alla nascita di alcuni tra gli artisti che hanno ampliato maggiormente i confini della scena musicale elettronica - come Aphex Twin, LFO, Boards of Canada, Autechre e Squarepusher - ha ora il suo catalogo disponibile su Qobuz, occasione perfetta per rivisitare la storia di questa etichetta indipendente britannica.

L’etichetta più importante per la musica elettronica? Probabilmente. Avanguardista e visionaria, la Warp Records ha restituito a questo genere musicale - nato dalla follia allucinata dei rave - una certa reputazione e serietà, permettendogli di acquisire, partendo dallo status di semplice “dance music”, quello di Elettronica con la E maiuscola. La Warp è stata anche un’etichetta che ha fatto tendenza introducendo nuovi concetti, dalla techno minimal ai bassi profondissimi della jungle, puntando sempre sull’originalità. Una storia che non ha mai smesso di guardare al futuro sin dalla fine degli anni Ottanta. A quel tempo, Sheffield si era già costruita una solida reputazione di città artistica avant-garde, grazie ai contributi di The Human League, che lasciarono il segno con il successo intergenerazionale Don’t You Want Me; i Cabaret Voltaire e la loro combo electro-funk/house con Groovy, Laidback and Nasty trascinati da Richard H. Kirk; o i Clock DVA che già dalla fine degli anni Settanta usavano i tape loop sui synth. Il “sound di Sheffield” avrebbe comunque subito uno slittamento verso una nuova generazione di persone affascinate dal successo di Voodoo Ray di A Guy Called Gerald, un futuro classico della musica house uscito nel 1988 e pezzo iconico della scena di Manchester, sorella maggiore di Sheffield, che si trova a solo un’ora di distanza. All’epoca, una manciata di principianti che sperimentavano questo nuovo suono si incontravano al FON, un negozio di dischi gestito da Steve Beckett e Rob Mitchell e frequentato da Richard H. Kirk dei Cabaret Voltaire. Tra loro c’erano Robert Gordon, Winston Hazel, Sean Maher, George Evelyn e Kevin Harper. I primi tre sarebbero diventati i Forgemasters, mentre gli ultimi due avevano già un nome accattivante: Nightmares On Wax. Avevano anche composto un brano, Dextrous, nelle loro camere da letto utilizzando un piccolo campionatore, ma nessuno aveva manifestato interesse per il brano.

Questo gruppo di persone, insieme a Michael Wells e Lee Newman - alias Tricky Disco - gettò le fondamenta per il lancio di Warp, che inaugurò il suo catalogo nell'autunno del 1989 con le 500 copie di Track with No Name dei Forgemasters. La leggenda narra che la traccia fu finanziata con i fondi dei sussidi governativi e distribuita con un'auto presa in prestito da un amico. Il disco fu la colonna sonora di una città industriale consumata dai rave, e fu seguito qualche settimana dopo proprio da Dextrous dei Nightmares on Wax e Testone degli Sweet Exorcist (Richard H. Kirk e DJ Parrot), che campionarono la Yellow Magic Orchestra e i suoni del film Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, partorendo il famoso sound denominato "bleep" che avrebbe definito i primi anni della Warp.

LFO interview on TV and Warp

LFO Gez Varley

John Peel sentì la traccia e chiamò il negozio di dischi FON (rapidamente rinominato Warp per evitare ogni confusione) direttamente per informarli che l'avrebbe trasmessa nel suo programma, su BBC Radio 1. La Warp si specializzò nell'importazione di materiale dall'America, specialmente da Chicago e Detroit tramite etichette pionieristiche come la Transmat, Metroplex, Trax e Underground Resistance. Un'ondata di techno/house si riversò sulla città, moltiplicando il numero dei fan. "Avevo smesso di uscire", dice Richard H. Kirk. "Ma all'improvviso c'erano ragazzi bianchi, neri e asiatici negli stessi club...Sheffield era rinata".

Con le sue copertine viola - da allora diventate un punto di riferimento visivo - create dal rave designer The Designer's Republic, la Warp diventò l'etichetta di cui la città aveva bisogno. La sua musica era certamente molto “Sheffield”. "Potevi passare in macchina e vedere le acciaierie Forgemasters Steelworks. Avresti quasi potuto vedere le scintille e sentire battere sulle incudini", dice Beckett, che in quel periodo iniziava ad essere avvicinato nei club da artisti in erba che volevano che ascoltasse le loro demo di brani "bleepy".

Ma il meglio doveva ancora venire: nell'estate del 1990, l'etichetta pubblicò il primo singolo di LFO (intitolato semplicemente LFO) che raggiunse il numero 12 nelle classifiche del Regno Unito e vendette 130.000 copie. Questo successo proseguirà fino all'anno successivo con l'uscita del primo album dell'etichetta, Frequencies, anch'esso del duo Mark Bell/Gez Varley, non appena la Warp riuscì a sottrarsi da un disastroso accordo con la Rhythm King. "Quell'album è stato davvero la nostra ancora di salvezza", ha spiegato Beckett. "Eravamo completamente al verde e non ricevevamo alcuna royalty. Abbiamo poi capito che dovevamo guardare in prospettiva e far crescere i nostri artisti. È in quel momento che siamo diventati una vera e propria etichetta discografica." Mescolando techno, acid house, hip-hop e breakbeat con un tocco british, Frequencies divenne un pilastro del "periodo rave" più trasversale, cementando saldamente il posto di Warp nella coscienza collettiva del paese.

Ma c'era ancora un po' di strada da fare verso il professionismo: LFO firmò davvero il contratto... ma sulla cassetta demo che stavano suonando nei club. "Siamo andati nella postazione del DJ per convincerli a pubblicare un loro disco nella nostra casa discografica", dice Beckett. "Quando abbiamo chiuso l'affare, non sapevamo cosa si fa in quei casi, ma ci avevano detto: ‘Oh, dovete farli firmare per voi.’ Così abbiamo detto: ‘Ora cosa dovremmo fare? Beh, li facciamo firmare, una firma sulla cassetta.’ Ecco, questo è stato il nostro primo accordo."

Sempre nel 1992, la Warp lanciò la sua serie di compilation Artificial Intelligence, che nel primo volume includeva lavori di Autechre, Speedy J, Richie Hawtin sotto lo pseudonimo di UP!, The Black Dog... Considerata da alcuni come la nascita dell'elettronica, finì per acquisire il nome IDM (intelligent dance music), in riferimento alla musica pubblicata dalla Warp e dalla Rephlex, l'etichetta di Aphex Twin. Tuttavia, secondo Sean Booth degli Autechre, il nome nacque ironicamente: "Penso che si trattasse davvero di uno scherzo. Il fatto è che quasi tutti gli artisti della prima compilation AI sono proprio come noi, erano ragazzi normali, non sono persone più intelligenti delle altre. Richard [Aphex Twin], Richie Hawtin, Alex Paterson, non sono noti per essere così tanto dotati intellettualmente, sono solo dei musicisti fottutamente bravi.”

Autechre - Live - Quirky - Brixton - 16. 06. 1994

Riot in Lagos

Gli Autechre pubblicarono il loro primo album Incunabula nel 1993, la prima pietra miliare di un genere che non si preoccupava tanto per il dancefloor, ma era più interessato a Stockhausen e ad una visione fantasiosa della musica elettronica, hip-hop e industrial. Il duo Rob Brown/Sean Booth proseguì nel 1995 con l'uscita di Tri Repeatae, album dal suono più metallico, poi Chiastic Slide nel ‘97 e LP5 nel ‘98. La loro musica divenne sempre più complessa, al punto da creare un proprio software capace di generare suoni basandosi su un algoritmo.

L'anno successivo, l'etichetta celebrò l'arrivo di Aphex Twin, che pubblicò Selected Ambient Works Volume II - album partorito come un sogno ad occhi aperti - nel marzo 1994, due anni dopo l'uscita del primo volume con la R&S Records. Il prolifico genio, nato in Irlanda, ha proseguito con Richard D. James Album nel 1996 e con Come to Daddy nel 1997, traghettando i suoi fan verso il resto del catalogo Warp, che loro hanno salutato con entusiasmo. "Tutto ciò che fa ha un potere evocativo così immediato nei confronti dell'ascoltatore", descrive Beckett. "Non gli interessa cosa pensa la gente della sua musica. Infatti, l'unico motivo per cui Richard pubblica la sua musica è per fare soldi. Significa che non ha bisogno di cercare un vero lavoro. Ha giocato un po' quella carta all'inizio, ma ha subito chiuso quella porta. Sono sicuro che potrebbe vendere di più se promuovesse la sua musica, ma per lui l’importante è essere isolato e concentrato sulle sue creazioni."

La Warp continuò a mietere successi durante la seconda metà degli anni '90, con due album dei fratelli scozzesi Michael e Marcus Eoin Sandison, ovvero i Boards of Canada: Music Has the Right to Children nel 1998 e Geogadd due anni dopo. Forse due dei dischi più belli della storia dell'etichetta, questi due capolavori contengono una miscela di IDM e musica ambient accattivante e irresistibile. Il millennio si concluse con un altro vero e proprio fuoco d'artificio: Windowlicker di Aphex Twin, uscito nel 1999 e che ha venduto oltre 1 milione di copie, trainato dal video diretto da Chris Cunningham e dalla copertina con il volto di James photoshoppato sul corpo di una modella in costume da bagno.

Il nuovo millennio ha visto il trasferimento dell'etichetta a Londra, e la morte del suo co-fondatore Rob Mitchell, a cui fu diagnosticato un cancro all'inizio del 2001. Nello stesso anno, la Warp avrebbe pubblicato l'ultimo album di Aphex Twin prima della sua lunga pausa di 13 anni: Drukqs, un disco fortemente sperimentale di 30 tracce che presenta anche alcuni brani solisti di pianoforte, come la sublime Avril 14th. Dal canto suo, Squarepusher pubblica Go Plastic, sul quale associa alla drum'n'bass una programmazione di batteria estremamente complessa (guadagnandosi così il nome di drill'n'bass).

Dopo aver trascorso un decennio ad esplorare le sfumature della musica elettronica, la Warp comincia a rivolgere la sua attenzione anche verso l'hip-hop nella sua forma più sperimentale, scritturando il trio newyorkese Anti-Pop Consortium, che nel 2002 creò l'album Arrhythmia, sostenuto dal successo della hit Ping Pong, che utilizza come ritmica il suono di una pallina da ping pong e un memorabile riff di pianoforte così serrato da lasciare senza fiato. La Warp continua a centrare nel segno pochi mesi dopo, con il brillante One Word Extinguisher di Prefuse 73 e il suo struggente singolo Storm Returns, con Tommy Guerrero alla chitarra. Figura astratta della scena hip-hop, Guillermo Scott Herren (il vero nome di Prefuse 73) ha trascorso undici anni con la Warp e ha prodotto otto album, prima che loro gli voltassero le spalle nel 2011, facendogli sapere con disinvoltura e freddezza che il suo contratto non sarebbe stato rinnovato.

Gli anni successivi non furono i più coerenti per la Warp, che sembrava divagare tra i generi: la sorprendente Multiply, del cantante inglese Jamie Lidell, uscita nel 2005, si rivelò avere un suono decisamente più pop e soul rispetto all'immagine dell'etichetta (Lidell era stato scelto proprio per il suo background nella musica elettronica). L'acquisizione del gruppo rock di Newcastle Maxïmo Park fu un altro motivo di perplessità per i fan dell’etichetta. La pubblicazione di Color Strip, album di Jimmy Edgar uscito nel 2006, i cui brani funky oscillano tra disco, elettronica, techno e R&B, intorbidisce ulteriormente le acque che avvolgono l'identità dell'etichetta, così come Myth Takes dei !!! (Chk Chk Chk), con le sue le atmosfere disco punk. La Warp abbraccia definitivamente le chitarre con Mirrored dei Battles nel 2007: l'etichetta si libera così dalle catene della sua esclusività elettronica, anche nell’interesse di Beckett, che cominciava ad annoiarsi. "Non volevo finire col fare un ‘Now That's What I call Music!’ sull'intelligenza artificiale."

La rivoluzione continua nel 2008, con l'annessione nel roster del popolare produttore americano Flying Lotus, che pubblica lo spumeggiante ma complesso Los Angeles, ripristinando l'hype per l'etichetta inglese. "Avevo bisogno della Warp, ma anche loro avevano bisogno di me", spiegò il californiano all' epoca. “Molte persone che ascoltavano la Warp avevano smesso di entusiasmarsi troppo. C'era un sacco di roba rock, alcuni dei loro vecchi artisti erano andati via. Credo che volessero mostrare al mondo che erano ancora consapevoli di cosa succedeva nelle strade, che potevano ancora rappresentare la scena underground. Per me, firmare con loro è stato un modo per dimostrarlo".

Nel 2009, la Warp festeggia il suo ventesimo anniversario con un grande tour che si conclude alla Cité de la Musique a Parigi, con Chris Cunningham (che scandalizza il pubblico con il suo immaginario nazista), Aphex Twin (che suona un set sperimentale con Florian Hecker) e anche Andrew Weatherall, Mira Calix, Nightmares on Wax, Jarvis Cocker e Jackson, il primo artista francese a firmare per l'etichetta.

Warp 20 // Aphex Twin (parte 1) @ Cite de la Musique - París

Nicolas Madoery

In seguito, la Warp - che ha visto Brian Eno unirsi alle sue fila e pubblicare Lux nel 2012 e The Ship nel 2016, oltre a diverse collaborazioni - continua a cercare nuovi talenti lungo la West Coast americana. Beckett rimane colpito da Gonjasufi, che si era già fatto notare con il brano Testament sull'album Los Angeles di Flying Lotus; nel 2010 pubblica l'album A Sufi and a Killer, registrato con l'aiuto di The Gaslamp Killer (affiliato all'etichetta Brainfeeder di Flylo) e ricco di momenti geniali, come la superba ballata She Gone.

Nel frattempo, dopo essere stata testimone della repentina ascesa e successiva caduta del dubstep, la Warp salta sul carro del post-dubstep con i Darkstar (con News From Nowhere) e con i Mount Kimbie (con Cold Spring Fault Less Youth). L'etichetta inglese inizia a rivolgere la sua attenzione anche alla musica per PC, con Rustie e il suo album hyper pop Glass Swords nel 2011, per poi produrre, nel 2012, la hit esplosiva e ballabile Higher Ground dei TNGHT, duo composto dal geek scozzese Hudson Mohawke e dal produttore canadese Lunice.

L'etichetta prosegue la sua ripresa reclutando, nel 2013, un artista con un DNA al 100% Warp: Il genio newyorkese Daniel Lopatin, conosciuto anche come Oneohtrix Point Never, che debutta con l'album R Plus Seven. Probabilmente l'acquisto più importante degli ultimi dieci anni per la Warp, al quale non manca proprio nulla: avanguardista, rispettato in diversi ambienti, una carriera alle spalle nella musica, nell'arte contemporanea e nel cinema (anche come compositore di colonne sonore) e lavora solo con strumenti vintage! Tutto sommato, si tratta di un artista che fonde un'estetica iper-stilizzata con una musica di facile assimilazione, esattamente come LFO, Aphex Twin e Flying Lotus - proprio nello stile costruito dalla Warp fin dalle sue origini…