Benjamin Alard

L’organista e clavicembalista Benjamin Alard ha deciso di consacrarsi ad un’integrale dell’opera per tastiera di Johann Sebastian Bach. Ed è proprio a questo punto che ci pare opportuno precisare che l’indicazione «opera per clavicembalo e organo» che orna, in inglese, la copertina dell’album, può indurre a confusione, perché deve essere letta come «opera per clavicembalo e per organo»… Infatti, Bach non ha mai scritto nulla per organo e clavicembalo da suonare insieme... Insomma. Questo progetto di grande portata, di una trentina d’ore di musica, si articolerà in quattordici capitoli che seguiranno le tappe significative della vita del Kantor di Lipsia; e sembra si tratti della prima integrale di tutta l’opera per clavicembalo solo– tutta la musica per organo, tutta la musica per clavicembalo solo, dunque– di Bach così come viene eseguita da un unico musicista. Alard ha intenzione di presentare questi album rispettando la cronologia della sua vita, seguendo le sue influenze, i suoi viaggi, le sue scelte professionali. I quattordici capitoli, strizzatina d’occhio numerologica, rappresentano la somma delle lettere del suo nome». La registrazione è stata cominciata sull’organo André Silbermann (1718) di Sainte-Aurélie a Strasbourgo, e su un clavicembalo fatto da Émile Jobin, ispirato da un Ruckers del 1612 e da un Dulcken del 1747. La prima parte di questa integrale raggrupperà le opere della prima giovniezza composte dal 1695 al 1705. Che non ci si stupisca del fatto che le opere della prima giovinezza possano portare numeri di BWV così alti: la disposizione del Bach Werke Verzeichnis non è in nessun caso cronologica, e le opere per organo vanno da BWV 525 a 771, quelle per tastiera da 772 a 994… © SM/Qobuz