Moby ha vissuto mille vite. Dall'hardcore punk alla musica sinfonica, passando per la techno, la house e il rock, il poliedrico 50enne ha sempre considerato la sua musica a 360°. Attraverso il suo album Reprise, dà uno sguardo al passato e rivisita le sue composizioni, con l'aiuto di eccellenze della musica come Gregory Porter, Jim James dei My Morning Jacket, Mark Lanegan, Víkingur Ólafsson e, soprattutto, la Budapest Art Orchestra.
Meglio ancora, questo Moby “classico” è come un match disputato sul ring della Deutsche Grammophon. Trovarsi sulla prestigiosa etichetta classica dal caratteristico marchio giallo non è da tutti, ma Moby non poteva resistere a un invito così prestigioso.
In un'intervista via Zoom, ci racconta della genesi di questo progetto così atipico, del suo rapporto con la musica classica e delle ore trascorse con il suo eroe, David Bowie © Marc Zisman/Qobuz