Boethius : Songs of Consolation

Approfondimenti

Imprigionato intorno al 520 d.C., Boezio (nome completo Anicio Manlio Severino Boezio, nato verso il 477) non poteva immaginare che la sua ultima opera sarebbe diventata uno dei libri più letti del Medioevo. Nato in una nobile famiglia romana all’epoca dell’abdicazione dell’ultimo imperatore d’Occidente, Boezio fece una bella carriera di statista, poeta e traduttore di autori greci in latino. Ma l’Occidente era allora governato da un Re ostrogoto, Teodorico il Grande, e la lealtà di Boezio al senato romano lo rendeva vulnerabile: accusato di tradimento, venne imprigionato e condannato a morte nel 524. Nel De consolatione philosophiæ (La consolazione della filosofia), scritto in prigione, descrive la lotta che conduce contro se stesso per accettare la propria sorte, affrontando le grandi questioni del bene e del male. Sappiamo anche che nel Medioevo questi testi venivano cantati, perché abbiamo ritrovato notazione musicale in una trentina di manoscritti risalenti ad un periodo che si estende dal nono secolo fino ai primi del dodicesimo. I neumi impiegati per questa notazione trascrivono il contorno generale delle melodie, una specie di promemoria per i cantanti che conoscevano le altezze precise delle note. Poiché questa tradizione orale è ormai perduta, per molto tempo è parso impossibile ricostruire le melodie, ma recenti ricerche hanno permesso d’individuare i modelli di canto che si nascondono dietro la notazione; i musicisti medioevali associavano determinati schemi metrici utilizzati nella Consolazione a stili specifici di canto. I cantanti e gli strumentisti di Sequentia, esperti dell’epoca in questione, hanno messo in pratica tali scoperte partendo da una collezione di circa ottanta canti dell’XI secolo; molti componimenti poetici di Boezio sono forniti di questa notazione, nello specifico la parte più drammatica del testo, in cui Boezio si lamenta della propria condizione di uomo rovinato. Un arco di tempo di circa quindici secoli ci separa da queste singolari sonorità, che sembrano allo stesso tempo sorte dal profondo della storia, eppure tanto vicine a noi per la chiarezza del discorso. © SM/Qobuz