Un’impeccabile compilation raccoglie alcune delle meraviglie registrate dal chitarrista britannico tra il 1978 e il 2016 al Montreux Jazz Festival. Un vero fuoco d’artificio!

A differenza dei sassofonisti o dei pianisti, i chitarristi jazz non sono di certo una legione. Ma quando si fanno notare, spesso riescono a creare un genere a sé stante. John McLaughlin è l’archetipo di questa categoria. Tanto che il chitarrista inglese, classe 1942, è una delle figure più importanti della fusion. Già alla fine degli anni ‘60 ha fatto faville nella prima band elettrica di Miles Davis (è stato il cuore di In a Silent Way, rivoluzionario album del trombettista), e successivamente è diventato una superstar con la Mahavishnu Orchestra, una band di culto che offriva un audace cocktail di jazz, rock e musica indiana.  

John McLaughlin – El Hombre Que Sabia

Montreux Jazz Festival

  Sia con Miles che con Santana, con Tony Williams o Jaco Pastorius, John McLaughlin ha sempre mostrato questa incredibile combinazione di virtuosismo e misticismo, e, soprattutto, un gusto sopraffino. Alternando progetti acustici ed elettrici, perseguendo instancabilmente l’evoluzione della sperimentazione e instillando nella sua musica una personale ricerca spirituale, ha sempre trasformato ciascuno dei suoi concerti in uno spazio di comunione con il suo pubblico. The Montreux Years ne è la perfetta testimonianza!  

The Montreux Years: John McLaughlin – Nostalgia

Montreux Jazz Festival

  Questo album, pubblicato nel marzo 2022, riunisce otto brani (selezionati dal maestro in persona) registrati durante il prestigioso festival svizzero tra il 1978 e il 2016. La musica di McLaughlin attraversa quasi quattro decenni, sia come leader della Mahavishnu Orchestra (con Bill Evans, Mitchell Foreman, Jonas Hellborg e Danny Gottlieb) che in compagnia di Paco de Lucia, o nei gruppi One Truth (con Stu Goldberg, Lakshminarayana Shankar, Tom Stevens e Sonship Theus), Heart Of Things (con Gary Thomas, Jim Beard, Matt Garrison e Dennis Chambers), Free Spirits (con Joey DeFrancesco e Dennis Chambers) e 4th Dimension (con Gary Husband, Étienne Mbappé e Ranjit Barot). La cornice ideale per assaporare a tutto tondo l’arte di un musicista che non ha mai smesso di mettere il suo incredibile virtuosismo al servizio della sua musica. © Marc Zisman/Qobuz

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