Tony e Diana, come in altri tempi...

Due generazioni. Due scuole. Due voci. E questo disco in comune… Da una ventina d’anni, il crooner Tony Bennett e la cantante e pianista Diana Krall osano qualche duo qua e là, ma mai un album intero. Con Love Is Here To Stay, lo fanno sul serio e portano alla loro parentesi incantata di jazz vocale un tandem a cinque stelle: George e Ira Gershwin. È nel vasto catalogo dei fratelli più celebri della musica popolare americana del XX secolo che hanno pescato il repertorio di questo disco di altri tempi, con l’impeccabile pianist Bill Charlap, con Peter Washington al contrabbasso e Kenny Washington alla batteria…

Sfogliare il Great American Songbook è semper un’ancora di salvezza e una prova del fuoco quasi obbligata per tutti i cantanti jazz degni di questo nome. E questi due non hanno aspettato il 2018 per farlo. Qui, ognuno eccelle in ciò che sa fare meglio, anche se, a 92 anni suonati, Tony Bennett non ha chiaramente più la voce dei tempi di I Left My Heart In San Francisco, lanciata nel 1962. Il cantante preferito di Sinatra lo sa bene, riesce a trovare un registro adatto alla sua condizione. E il risultato è toccante. Da grande professionaista, Diana Krall adatta il suo cantare a qullo del newyorkese, perché i loro duelli diventino dei ficcanti corpo a corpo un po’ rétro. I 38 anni che li separano diventano l’asso nella manica di un disco inconsueto ma davvero appetitoso. © Clotilde Maréchal/Qobuz

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